Silvia Bisi
(Research Fellow Centro Nexa)

Mercoledì 8 giugno 2011, ore 17.00 – 19.00

Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)
Suonare al citofono Portineria – Seguire le indicazioni lungo il percorso
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Il 26 marzo del 2009 il Parlamento europeo proponeva una Raccomandazione destinata al Consiglio sul rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet nella quale si evidenziava con chiarezza il fatto che la Rete stesse “diventando uno strumento indispensabile per promuovere iniziative democratiche, un nuovo foro per il dibattito politico e uno strumento fondamentale a livello mondiale per esercitare la libertà di espressione”.
Tuttavia, le immense opportunità di diffusione dei contenuti fanno di Internet il contesto più adatto per “cogliere il gioco tra pieno e vuoto di diritto”, soprattutto nell’ambito dell’anonimato online. Molti suggeriscono che, a causa di gravi reati come la pedopornografia, occorra considerare una prospettiva di un “pieno” di diritto che consenta di perseguire efficacemente gli autori di questi reati. Altri sostengono invece la necessità di un “vuoto” di diritto per scongiurare i rischi censori giustificati di volta in volta con ragioni politiche o morali.
In Italia il tema dell’anonimato in Rete è molto dibattuto e controverso. In reazione agli attentati terroristici di Londra del luglio 2005, il legislatore italiano ha emanato nello stesso anno il Decreto Pisanu mediante cui si introdusse l’obbligo per chi forniva un servizio di connettività al pubblico di registrarsi e ottenere una licenza preventiva dalla Questura, nonché di identificare gli utenti che per suo tramite accedevano ad Internet. A partire dal gennaio di quest’anno, però, il decreto Milleproroghe ha abolito gli obblighi imposti ai gestori degli hotspot Wi-Fi pubblici e di Internet Point, soprattutto in relazione all’identificazione e registrazione degli utenti.
Questi temi verranno affrontati e discussi da Silvia Bisi, Research Fellow del Centro Nexa su Internet & Società, autrice di un lavoro dal titolo: “Identificabilità delle persone sulla rete Internet: analisi tecnica, giuridica ed economica delle conseguenze sulla privacy, sulle libertà fondamentali, sull’innovazione e sui modelli di business”. Al dibattito parteciperanno i co-direttori del Centro, i fellow e tutti coloro i quali avranno il piacere di intervenire.
Biografia

Silvia Bisi è entrata a far parte del Centro Nexa in qualità di Research Fellow nel gennaio 2010. Avvocato, ha conseguito un Master post-laurea di primo livello in Diritto delle nuove tecnologie e Informatica giuridica e un dottorato di ricerca sulla stessa materia presso l’Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati principalmente sugli aspetti di protezione dei dati e, più in generale, su ICT e questioni legate alle libertà fondamentali. Il suo progetto di ricerca presso il Centro Nexa riguarda l’anonimato degli utenti di Internet, e si propone di analizzare le conseguenze determinate dall’obbligo di identificazione degli utenti e del loro tracciamento online su privacy, libertà fondamentali, innovazione e modelli di business.
Letture consigliate e link utili
- Bisi, S. (2010), Identificabilità delle persone sulla rete Internet: analisi tecnica, giuridica ed economica delle conseguenze sulla privacy, sulle libertà fondamentali, sull’innovazione e sui modelli di business
- Bisi, S. (2010), Frequently Asked Question (F.A.Q.) about Pisanu Decree
- Regione Piemonte, (Legge regionale 22 aprile 2011, n. 5), Interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti
- Rodotà, S. (1998), Anche il diritto insegue la società che corre, e cambia, in Telèma, n. 11