Il digitale e lo Stato
Martedì 30 Novembre 2021
Dalle ore 9.00 alle ore 17.30
Energy Center, Politecnico di Torino, Via Paolo Borsellino 38/16 (mappa)
Partecipazione libera e gratuita previa registrazione all’indirizzo: Eventbrite
Stanza virtuale: https://didattica.polito.it/VClass/ConfNexa2021
Live tweet della conferenza: @nexacenter Hashtag della conferenza: #nexa2021
In concomitanza con il 15° anniversario della data di fondazione del Centro Nexa
L’accesso sarà consentito solo a chi esibirà la certificazione verde COVID-19, il c.d. “Green Pass” o “Certificazione di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19” rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute, al varco di accesso della sala Energy Center che sarà presidiato dal personale preposto ai controlli.
Programma
9:00 – 9:30
Accoglienza e registrazione partecipanti
9:30 – 9:45
Saluti istituzionali
Matteo Sonza Reorda (Vice Rettore per la Ricerca del Politecnico di Torino)
Elena Baralis (Direttore del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino)
Chiara Foglietta (Assessore alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti della Città di Torino)
9:45 – 10:00
Introduzione (con ricordo di Philippe Aigrain)
10:00 – 11:00
Keynote | Cittadinanza nello Stato digitale
Enrico Nardelli (Università di Roma “Tor Vergata” e Presidente di Informatics Europe)
Nell’attuale società digitale, sempre di più le relazioni personali e professionali, nonché le infrastrutture sociali ed istituzionali, passano attraverso la tecnologia digitale, con dispositivi non di rado governati da sistemi di decisione automatica. Per la prima volta nella storia dell’umanità, funzioni cognitive complesse vengono eseguite da meccanismi completamente distaccati dalla natura umana e del tutto incapaci di comprenderla. Ci troviamo quindi di fronte ad una sfida educativa enormemente più complessa di quella che lo Stato ha dovuto affrontare per preparare i suoi cittadini alla società plasmata dalla rivoluzione industriale, anche perché per questo processo abbiamo a disposizione trent’anni e non tre secoli. “Competenze digitali” e “trasformazione digitale” sono le nuove parole d’ordine, troppo spesso però declinate in termini di addestramento operativo. In realtà, l’unica azione in grado di portare vantaggi profondi e duraturi è un’istruzione diffusa e di qualità.
11:00 – 12:30
Sessione #1 | Il software e lo Stato
Sempre più software viene utilizzato non solo nel funzionamento delle amministrazioni pubbliche, siano esse ministeri, regioni o comuni, ma anche, e con crescente intensità, nella interazione che cittadini e imprese hanno con i servizi pubblici della più varia natura. E l’utilizzo dei dispositivi digitali nei servizi pubblici crescerà ulteriormente se i progetti attualmente previsti nel PNRR saranno effettivamente realizzati. Chi ha (e avrà) la responsabilità della progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi digitali dello Stato in tutte le sue articolazioni? Chi è (chi sarà) in grado di garantire a cittadini e imprese qualità, affidabilità e sicurezza dei servizi pubblici “digitalizzati? E come è (come sarà) possibile avere fiducia in servizi erogati senza alcuna mediazione di un operatore umano?
Dopo una lunga fase iniziale in cui la realizzazione e la gestione dei sistemi informativi dello Stato è stata quasi esclusivamente affidata ad aziende interamente pubbliche (ricordiamo Italsiel e tutte le sue consociate) abbiamo assistito anche in questo settore ad una progressiva privatizzazione. Solo poche imprese di informatica e telecomunicazioni sono rimaste interamente pubbliche a livello centrale ed a livello regionale. Gli stessi organismi pubblici di regolazione e di promozione della digitalizzazione della PA hanno cambiato più volte il loro nome, diminuendo però ogni volta il loro ruolo e le loro competenze.
È solo negli anni più recenti che abbiamo assistito ad una inversione di tendenza, con la creazione presso la Presidenza del Consiglio di un Dipartimento per la trasformazione digitale e la creazione di una nuova azienda interamente pubblica, “PagoPa”, che, nata con la missione di realizzare e gestire una piattaforma per i pagamenti da e verso le pubbliche amministrazioni, sta oggi significativamente ampliando i suoi compiti e la sua dimensione, e avrà anche il compito di realizzare la Piattaforma Digitale Nazionale Dati prevista dal PNRR. Cosa implica questo ritorno dello Stato nella realizzazione e gestione dei sistemi digitali delle amministrazioni pubbliche? Quali sono gli aspetti positivi e quali i problemi che ne possono derivare?
Coordina: Giulio De Petra (Direttore del Centro per la Riforma dello Stato)
Partecipanti:
Paolo De Rosa (Chief Technology Officer Dipartimento per la trasformazione digitale)
Stefano Quintarelli (Chairman advisory group on advanced technologies UN/CEFACT)
Luisa Torchia (Università Roma Tre)
12:30 – 14:00
Pausa pranzo
14:00 – 15:30
Sessione #2 | Cloud territoriali pubblici
Il cloud computing è un elemento centrale della strategia digitale dell’Unione Europea, ed è fondamentale per costruire uno spazio di circolazione dei dati di imprese, organizzazioni e persone per favorire la crescita del mercato digitale europeo. L’Italia, allo stesso tempo, è in procinto di trasformare radicalmente i servizi pubblici attraverso l’adozione del cloud. Accanto agli evidenti vantaggi di economicità di esercizio per i fornitori dei servizi, e di adozione e fruibilità più semplici per gli utenti finali, la realizzazione di cloud territoriali pubblici dovrà tenere conto di questioni rilevanti quali ad esempio:
– sicurezza e protezione dei dati;
– compatibilità, in termini architetturali e tecnologici, con gli emergenti modelli (e.g. GAIA-X) distribuiti e federati, per evitare disconnessione tecnologica ed operativa tra pubblico e privato e problemi di scalabilità, sovranità nel lungo termine;
– indipendenza (almeno parziale) da infrastrutture e tecnologie proprietarie, controllate da pochi soggetti non europei.
In merito a tali questioni sarà necessario definire, sperimentare ed implementare l’adeguato punto di equilibrio in termini di tecnologia, sicurezza e modello di governo.
Coordina: Filippo Barbera (Università di Torino)
Partecipanti:
Pietro Pacini (Direttore Generale CSI Piemonte)
Leonardo Camiciotti (Executive Director – Consorzio TOP-IX)
Maria Claudia Bodino (IT Strategy and Planning Officer – Data, Information and Knowledge management, Directorate-General for Informatics. European Commission)
15:30 – 15:45
Pausa
15:45 – 17:15
Sessione #3 | Digital infrastructures for schools and universities – in English
The pandemic shows us that dedicated network infrastructures and digital platforms for supporting and enhancing teaching activities are fundamental elements for the future of our educational institutions, at every level. The same applies to research, where the renewed open science policy priorities of the European Commission pushes towards the adoption of new knowledge sharing practices and federated institutional infrastructures to store, share, process and reuse research digital objects. Hence, there is no better time than now to publicly discuss what type of digital world is preferable for schools and universities.
Moderator: Antonio Vetrò (Politecnico di Torino)
Partecipanti:
Giulia Schneider (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa)
Lorenzo Benussi (Chief Innovation Officer Fondazione Scuola)
Francesca Musiani (Researcher CNRS, Deputy Director of the Centre Internet et Société)
This session is organized with the Centre Internet et Société (Paris) in the context of the activities of the Global Network of Internet & Society Centers.
17:15 – 17:30
Conclusioni
Scarica la versione PDF della presentazione di Enrico Nardelli e la versione PDF della presentazione di Francesca Musiani.
Video dell’incontro
Informazioni e contatti
Per maggiori informazioni potete contattare Anita Botta, anita.botta@polito.it.