Il digitale è politico: le tecnologie della comunicazione e dell’informazione tra Obama e Trump. Quale ruolo per l’Europa?

ANDREA GLORIOSO

Digital Officer – Commissione Europea

La relazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America è da decenni una delle più solide a livello globale, da molteplici punti di vista: commercio, sicurezza, ricerca e innovazione, solo per menzionarne alcuni. Tuttavia, importanti differenze rimangono tra l’UE e gli USA, ivi inclusi aspetti regolamentari legati alla cosiddetta “economia digitale”, come per esempio la protezione dei dati personali e le politiche a difesa della concorrenza. Al tempo stesso, in un mondo globalizzato, le sfide poste da giganti quali la Cina, per esempio relative al commercio internazionale o alla sicurezza digitali, possono probabilmente essere affrontate solo tramite un approccio transatlantico comune.

Dopo i due mandati del Presidente Obama, durante i quali l’industria del digitale è chiaramente assurta a un ruolo strategico per gli Stati Uniti, l’approccio dall’amministrazione Trump è più difficile da decifrare per il settore. La percezione che gli USA si stiano defilando dal ruolo che tradizionalmente hanno svolto nel sistema multilaterale tradizionale, dà all’Unione Europea un ruolo chiave, anche nel settore digitale. Le decisioni dell’UE in quest’ambito sono osservate con estrema attenzione nel resto del mondo.

Sulla base della sua esperienza quadriennale come consigliere diplomatico per “l’economia digitale” presso la Delegazione dell’Unione Europea negli U.S.A.”, Andrea Glorioso condividerà le sue osservazioni e previsioni sui possibili sviluppi futuri di queste dinamiche che, lungi dall’essere meramente “tecniche” o “tecnologiche”, investono scelte fondamentali di natura politica nel senso più proprio del termine.

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