24 Ottobre 2009
Intellectual Property Watch
Volker Grassmuck
Uno studio, destinato a segnare una svolta, condotto dall’Institute of European Media Law (EML) ha dimostrato che una tassa applicata agli utilizzi su internet di materiale protetto, volta a rendere legali gli scambi online di natura non commerciale, risulterebbe conforme tanto alla disciplina del diritto d’autore tedesca che a quella europeo, sebbene richiederebbe delle modifiche ad entrambe. I rappresentanti del partito dei Verdi, che ha commissionato lo studio, hanno intenzione di includere, sia a livello nazionale che europeo, l’obiettivo della “cultura a canone flat” nel loro programma politico. In generale, il dibattito sulla possibilità di concludere un nuovo contratto tra autori e società diviene ogni giorno più pronunciato. Due modelli, a tal proposito, stanno emergendo: il primo, ispirato al sistema del libero scambio di mercato, si fonda su licenze estese e sottoscrizioni volontarie, il secondo, improntato alla nozione di licenza di origine legislativa, si sostanzia in una serie di eccezioni all’esercizio del diritto d’autore e di imposte obbligatorie che, oggi, alla luce dei risultati emersi dallo studio EML possono considerarsi giuridicamente realizzabili e sostanzialmente appropriate.
URL dell’originale in lingua inglese: “The World is Going Flat(-Rate)”. Traduzione di Lorenzo Benussi e Irene Cassarino, fellows del Nexa Center for Internet & Society.