Parere sul migliore ordinamento della R. Università di Torino

Alla S.M. di Vittorio Amedeo II per Scipione Maffei : dall'autografo nella Capitolare di Verona
Scipione Maffei
1871


Scipione MaffeiIn questa pagina il Centro Nexa - nell'ambito del progetto sul futuro dell'Università seguito dal prof. J.C. De Martin - è lieto di rendere disponibile il documento dello storico e drammaturgo veronese Scipione Maffei, intitolato "Parere sul migliore ordinamento della R. Università di Torino". Una copia fisica del testo è attualmente disponibile presso la Biblioteca Reale di Torino.

Come riportato sulla voce online di Scipione Maffei dell'enciclopedia Treccani, "nel 1714 il M. progettò una 'Bibliotheca Veronensis Manuscripta', mai realizzata ma che testimonia l'ambizione di realizzare un completo catalogo dei più antichi testi conservati nelle biblioteche italiane. Nel 1715, su richiesta del savio grande F. Grimani Calergi, consegnò al governo della Repubblica un Parere intorno all'Università di Padova (pubblicato solo nel 1808 a Milano): un articolato progetto di razionalizzazione degli insegnamenti, che privilegiava le discipline storiche e filologiche e la filosofia sperimentale rispetto al vecchio modello tomistico".

"Il progetto, rimasto inattuato, era in linea con le più avanzate proposte italiane ed europee di riforma degli studi. Tre anni dopo il M., consultato dal governo sabaudo, fornì un Parere sull'Università di Torino (pubblicato solo nel 1871 a Verona), che riprendeva i contenuti di quello su Padova, con alcuni elementi di novità. Il legame con la tradizione restò tuttavia forte: interi settori della cultura moderna - dal giusnaturalismo al newtonianesimo - rimanevano infatti estranei al progetto. Egli prefigurava un'Università destinata a formare non solo eruditi, ma studiosi in possesso di strumenti critici in grado di essere utili allo Stato: «Uno squadrone preparato a sostener con la penna, in ogni materia ed in ogni incontro» la gloria e le ragioni del sovrano. Auspicava anche con forza la creazione di una grande biblioteca pubblica (anzi, di biblioteche in ogni città, anche piccole, del Regno di Savoia). Il progetto di Maffei rimase sulla carta, ma le riforme universitarie degli anni Venti avrebbero realizzato a Torino (sotto la guida del siciliano Francesco D'Aguirre) un modello non privo di elementi nuovi, che influenzerà anche università d'Oltralpe.

Digitalizzazione a cura dell'Accademia delle Scienze di Torino e del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino.

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