Per il ciclo di incontri “i Mercoledì di Nexa” (ogni 2° mercoledì del mese)

174° Mercoledì di Nexa – La sfida per un diritto alla riparazione universale

UGO VALLAURI

The Restart Project

Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)

Suonare al citofono Portineria – Seguire le indicazioni lungo il percorso

Il movimento per il diritto alla riparazione si batte da anni con crescente efficacia per superare le barriere artificialmente create dalle case produttrici di prodotti elettrici ed elettronici per ridurre durabilità dei prodotti. Sia in Europa che nel resto del mondo riunisce attori molto diversi tra loro, che rappresentano la molteplicità di motivazioni per riappropriarsi del diritto di scegliere quando un prodotto possa essere riparato. In questo ambito si intrecciano ragioni di tipo ambientale – prima fra tutte l’enorme crescita dei rifiuti elettronici in Europa e a livello globale – a motivazioni dettate dai diritti dei consumatori, a problemi di competitività per gli operatori indipendenti della riparazione e del riuso, spesso tagliati fuori dal mercato per via delle scelte di case produttrici. Alla base di queste coalizioni ci sono gruppi che da anni si battono concretamente per estendere la vita dei prodotti esistenti, attraverso Restart Parties, Repair Cafes e altre iniziative comunitarie.

La sfida è di ottimizzare riparabilità e durabilità di tutti i prodotti elettrici ed elettronici, e rendere universale l’accesso a pezzi di ricambio, manualistica, strumenti e software necessari per riparare. L’obiettivo finale è di rallentare la sovrapproduzione di prodotti, e uscire da dinamiche di un’economia usa e getta, a favore di una crescita dell’economia della riparazione e del riuso. Questo passo però richiede una critica alla narrazione dominante di economia circolare – che prenda in considerazione tutte le esternalità del nostro attuale sistema produttivo, e programmi obiettivi ambiziosi di riduzione nel consumo di materie prime, in linea con un passaggio a un paradigma post-crescita.

Le leggi europee in questo campo, come i regolamenti ecodesign per smartphones e tablets, il regolamento batterie, e la direttiva per il Diritto alla Riparazione approvata recentemente, fanno dei passi avanti importanti, ma lasciano molti aspetti scoperti. Per esempio, la legislazione su aspetti di design di specifiche categorie di prodotti soffre di una lentezza sistematica, che lascia una parte importante di prodotti non coperti da alcun diritto alla riparazione.

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