Alessandra Quarta
(Docente all’Università di Torino e Affiliate del Collegio Carlo Alberto)
Mercoledì 14 dicembre 2022, ore 17.00 – 19.00
Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)
Suonare al citofono Portineria – Seguire le indicazioni lungo il percorso
(Per maggiori informazioni su come raggiungerci clicca qui)
Stanza virtuale: https://didattica.polito.it/VClass/NexaEvent
L’accesso al sito web, per visualizzarne i contenuti, informarsi e navigare, descrive un comportamento equiparabile a quello di chi passeggia per le vie del centro città, guardando la vetrina di un esercizio commerciale. Tuttavia, a dispetto del suo equivalente funzionale, esso assume un particolare significato giuridico, giacché esprime l’adesione dell’internauta ai termini d’uso del sito, unilateralmente predisposti dal suo gestore. I termini d’uso sono generalmente qualificati come dei contratti standard; negli anni più recenti, la ricerca civilistica si è principalmente concentrata sulla loro conoscibilità, sulla presenza di clausole abusive e sull’adempimento degli obblighi informativi da parte del predisponente.
Un’analisi approfondita degli sviluppi concreti dei rapporti giuridici online consente, però, di rivisitarne criticamente la qualificazione giuridica contrattuale e di dimostrare come non tutti i termini d’uso siano dei contratti. A questa conclusione, sono pervenute anche numerose corti di Stati membri dell’Unione europea e diverse corti statali degli Stati Uniti. Tuttavia, l’horror vacui generato dall’abbandono del perimetro contrattuale ha impedito di descrivere un nuovo inquadramento dei rapporti tra gestori del sito e internauti.
L’intervento intende proporre una tassonomia che prende atto delle imponenti trasformazioni che accadono alla frontiera di Internet. I mercati digitali, di cui i termini d’uso costituiscono l’architrave, esistono anche in assenza di scambi e, di conseguenza, il commercio elettronico è soltanto uno degli ambiti regolati dal contratto. In questo complesso scenario, il superamento dei confini che separano il mondo analogico da quello digitale impone di studiare i termini d’uso dei siti per osservare i tratti inediti che il paradigma contrattuale assume in questo nuovo sistema di produzione, e per elaborare rimedi e tutele all’altezza delle trasformazioni che il diritto privato è chiamato ad affrontare.
Biografia
Alessandra QUARTA è docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e Affiliate del Collegio Carlo Alberto. Tra i suoi interessi di ricerca, il diritto di proprietà, i beni comuni e i diritti dei consumatori nei mercati digitali. Dal 2019 al 2022 ha coordinato il progetto europeo Horizon 2020 Generative European Commons Living Lab.Ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e straniere e i volumi “Mercati senza scambi. Le metamorfosi del contratto nel capitalismo della sorveglianza” (ESI, 2020) e “Non-proprietà. Teoria e prassi dell’accesso ai beni” (ESI, 2016). Ha pubblicato con Guido Smorto il volume “Diritto privato dei mercati digitali” (Mondadori Le monnier, 2020).
Letture consigliate e link utili
- M. Radin, Boilerplate. The Fine Print, Vanishing Rights, and the Rule of Law, Princeton University Press, 2013
- N. Kim, Wrap Contracts: Foundations and Ramification, Oxford University Press, 2013
- P. Palka, Terms of Service are not contracts, PDF
- G. Resta, Digital platforms and the law. Contested issues, PDF