Giuseppe Tipaldo
(Università di Torino)
Antonio Santangelo
(Università di Torino e Senior Research Fellow Centro Nexa)

Mercoledì 26 gennaio 2022, ore 13.00 – 14.00

Stanza virtuale: https://didattica.polito.it/VClass/NexaEvent
Nel corso della pandemia, la scienza e gli scienziati sono finiti ancora più pesantemente sotto i riflettori dei media e la loro rappresentazione ha giocato un ruolo importante, nella comprensione e nell’assegnazione di un senso a ciò che è accaduto, nonché nella gestione dell’emergenza. In particolare, i social media sono stati additati – come del resto accade ormai da molto tempo – come uno dei contesti più delicati, per la “lotta” tra le diverse posizioni in gioco, da quelle ufficiali delle istituzioni a quelle più complottiste o negazioniste. Per questa ragione, è opportuno studiare ciò che viene detto al loro interno, avvalendosi degli strumenti d’indagine che si ritengono più efficaci.
A questo proposito, Antonio Santangelo e Giuseppe Tipaldo illustrano una ricerca quali-quantitativa sui discorsi che sono circolati su Facebook in un periodo molto specifico: il novembre del 2020, quando già si parlava dei vaccini, ma questi ultimi non erano ancora stati approvati dalle autorità di controllo internazionali. Questo studio, fondato sull’incrocio tra le tecniche dell’analisi del contenuto dei big data di matrice sociologica, e quelle dell’analisi del testo di derivazione semiotica, mette in luce la natura, il significato e il peso statistico di alcuni dei modelli culturali più ricorrenti nell’inquadramento della scienza e degli scienziati che si sono affermati nel corso della pandemia e che, ancora oggi, influenzano il dibattito pubblico, con tutti i problemi e gli spunti di riflessione che ne conseguono.
Biografie

Giuseppe TIPALDO è professore associato presso il dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove insegna “Sociologia della Pseudoscienza” e “Metodi digitali per la ricerca sociale”. Il suo principale ambito di ricerca sono i nuovi media e gli effetti dirompenti delle fake news (soprattutto in ambito tecnoscientifico) sulle democrazie liberali contemporanee. Sul tema ha pubblicato il suo libro più recente, La Società della Pseudoscienza (Il Mulino, 2019), il quale, complice l’attualità, sta riscuotendo un inatteso successo, anche al di fuori dalle cerchie degli addetti ai lavori. Oltre a manuali universitari e saggi divulgativi, ha pubblicato decine di articoli su riviste scientifiche italiane e internazionali ed è stato invitato come keynote speaker a un centinaio di convegni e conferenze (consultare qui, oppure qui), ma ciò di cui va più fiero è essere stato inserito nell’indice delle persone sgradite da Beppe Grillo (i commenti con centinaia di insulti, anche all’incolpevole madre, conditi da qualche minaccia di morte, sono stati recentemente rimossi, non prima però che ne venissero fatti degli screenshot).

Antonio SANTANGELO è ricercatore presso l’Università di Torino, dove insegna Semiotica e Semiotica delle Culture Digitali, e dove ha insegnato per molti anni Semiotica della Televisione. Si occupa di media studies, science and technology studies e di sociosemiotica. Tra le sue pubblicazioni, Sociosemiotica dell’audiovisivo (Aracne, 2013), Narrazione e realtà. Il senso degli eventi (Aracne, 2017), con Guido Ferraro e, con Giuseppe Tipaldo, Valutare la qualità televisiva. Metodi e strumenti socio-semiotici per le giurie del Prix Italia (Celid, 2014).
Letture consigliate e link utili
- A.M. Lorusso, Postverità, Laterza, Bari-Roma, 2018.
- A. Santangelo, “Twitter e il significato di un programma televisivo”, in A. M. Lorusso e G. Ferraro, a cura di, Nuove forme d’interazione: dal web al mobile, Libellula, Tricase, 2016.
- G. Tipaldo, La Società della Pseudoscienza, Il Mulino, Bologna, 2019.
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