Carmine Antonio Perri
studente del LL.M in Intellectual Property
Mercoledì 25 marzo 2015, ore 13.00 – 14.00
Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)
Ingresso libero
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I Free/Open source projects hanno modificato considerevolmente il panorama dell’industria del software nell’arco di pochi anni. Infatti, a causa delle loro peculiarità, le communities FOSS hanno creato un nuovo modello di sviluppo, la cui essenza può essere individuata nell’obiettivo di promuovere lo spirito di partecipazione e condivisione tra i propri membri. Nel suo research paper, Carmine Antonio Perri, già studente del LL.M in Intellectual Property organizzato dall’Università di Torino, WIPO ed ITC-ILO, ne analizza uno degli aspetti più controversi quale il rapporto tra i progetti FOSS e l’utilizzo dei loro marchi. Infatti, a differenza del copyright, che può essere trasferito con maggiore libertà, le caratteristiche proprie della legge dei marchi rendono questi ultimi difficilmente adattabili al contesto di libera collaborazione e scambio, tipico delle communities FOSS.
Il punto di partenza della ricerca è rappresentato da una considerazione introduttiva relativa al tema della compatibilità tra un uso senza restrizioni del software, da parte degli sviluppatori, e l’associabilità del marchio della community (creatrice del source code) ai progetti creati da questi ultimi. Il research paper considera inoltre l’interazione e l’adattabilità dei FOSS systems alla legge sulla protezione dei marchi, prendendo in considerazione aspetti quali quello dell’imputabilità dell’ownership di tali marchi e quello della configurabilità di joint-ownership rispetto ad essi.
Infine, si analizzano le nuove forme ideate dai membri dei progetti FOSS relative alla creazione di protocolli di intesa su base volontaria e spontanea, finalizzate allo sviluppo di codici rilasciati con i marchi della community e le principali differenze esistenti tra FOSS trademarks licensing policies models e i tradizionali principi adottati dalle imprese commerciali per il licensing dei loro marchi.
Biografia
Carmine Antonio Perri, dopo la maturità classica, ha conseguito una laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università di Bologna, discutendo una tesi in diritto civile nel 2011. In seguito ha collaborato con un noto studio legale del capoluogo felsineo, sviluppando un profondo interesse per le tematiche attinenti al mondo della proprietà intellettuale. Nel 2014, dopo aver trascorso un periodo di studio all’estero nella città di Manchester (UK), ha partecipato al LL.M in Intellectual Property organizzato dall’Università di Torino, WIPO ed ITC-ILO, scrivendo una tesi dal titolo: “Trademark law and Free/Open Source Systems”. Attualmente collabora con il Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino, nell’ambito della realizzazione del nuovo progetto Selili(servizio licenze libere) ed è stato recentemente ammesso al corso CopyrightX organizzato dalla prestigiosa Harvard Law School.
Letture consigliate e link utili
- P.S. Chestek, The uneasy role of Trade marks in free and open source software: you can share my
code, but you can’t share my brand, in Journal of Intellectual Property Law & Practice, 2012, Vol. 7, No. 2, 2012; - T. Dare and H. Anderson, Passport without a Visa: Open source software Licensing and Trademarks, in International Free and Open Source Software Law Review, Vol.1 Issue2, 2009;
- H.J. Meeker, The Open Source Alternative: understanding risks and leveraging opportunities, John
Wiley & Sons, Inc., Hoboken, New Jersey(USA), 2008; - Y. Welinder and S. LaPorte, Hacking Trademark Law for Collaborative Communities (October 6,
2014), available at SSRN: http://ssrn.com/abstract=2476779;