123° Nexa Lunch Seminar
Per il ciclo di incontri “i Nexa Lunch Seminar” (ogni 4° mercoledì del mese)

123° Nexa Lunch Seminar – L’estetica dell’invisibilità nell’era digitale: privacy, anonimato e deepfakes

REMO GRAMIGNA

Università degli Studi di Torino

Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)

Suonare al citofono Portineria – Seguire le indicazioni lungo il percorso

Questo studio esplora le profonde implicazioni delle immagini sintetiche generate dall’intelligenza artificiale generativa, prestando particolare attenzione ai limiti e alle possibilità dei deepfakes nell’ambito della cultura visiva contemporanea. Com’è ormai noto, il neologismo “deepfake” indica dei contenuti generati attraverso l’intelligenza artificiale che, partendo da contenuti reali (immagini, fotografie, video, ecc.) genera dei contenuti che pur sembrando veri, sono falsi. Questa nuova tecnica è in grado, dunque, di creare delle immagini molto fotorealistiche (inclusi video e imitazioni vocali) che danno l’impressione, per fedeltà di rappresentazione, nitidezza dei tratti e “densità figurativa”, di trovarsi di fronte a reali fotografie, o video ed audio autentici.

Il presente lavoro esamina il processo di generazione dei deepfakes, sottolineando il passaggio da una logica di creazione “one-to-many” ad una logica “many-to-one”, fondata sull’uso e la manipolazione di ampi set di dati e sullo spazio latente. La ricerca mette in luce questioni critiche come le sfide epistemologiche e legali legate all’originalità e alla proprietà intellettuale, discute il significato socio-culturale dell’autenticità, il rapporto di “rimediazione” tra vecchi e nuovi e la tensione estetica che si genera attraverso il divario fra accuratezza visiva e distorsione dell’immagine.

Tra le varie applicazioni dei deepfake, mi concentrerò in modo più circostanziato sulle tecniche di invisibilità e di anonimizzazione che questa tecnica riesce a realizzare. Pertanto, esaminerò un caso specifico dove il deepfake viene usato come forma di camouflage digitale. Discuterò del documentario “Welcome to Chechnya” (Benvenuti in Cecenia, 2020) diretto da David France per dimostrare come il deepfake possa venire usato come tecnica di invisibilità nell’era digitale e come forma di anonimizzazione dell’identità personale. L’argomentazione presentata in questo lavoro suggerisce, dunque, che esempi di questo tipo mettono in discussione la narrativa dominante intorno ai deepfakes e mette in evidenza alcune possibili applicazioni etiche e potenzialmente inaspettate di questa nuova tecnologia.

Biografia

Remo Gramigna

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