Licenze Creative Commons e Intelligenza Artificiale Generativa: una sinergia per la condivisione della conoscenza

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Dicembre 2024

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Negli ultimi anni, si è registrata un’attenzione particolare sull’evoluzione repentina dell’intelligenza artificiale (IA), intesa quale settore dell’informatica che sviluppa sistemi e algoritmi in grado di eseguire compiti che normalmente richiederebbero intelligenza umana.

Il ruolo delle licenze aperte nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa

Considerazioni legali sull’addestramento dell’Intelligenza Artificiale

Eccezioni per l’estrazione di testo e di dati (TDM) dell’UE

L’obbligo di rispettare i termini e le condizioni della licenza CC per lo svolgimento di attività di TDM dipende dall’eventualità che la tipologia di attività di estrazione coinvolga l’esercizio di uno dei diritti di utilizzazione economica del diritto d’autore o diritto sui generis applicabile alle banche dati. In caso contrario, non è necessario affidarsi alle condizioni contrattuali della licenza. Tuttavia, poiché esistono metodi diversi per condurre l’estrazione di testi e dati, è possibile che alcune tipologie di tale attività coinvolgano l’esercizio di alcuni dei diritti esclusivi concessi dalla licenza.

In tale contesto, ci si è chiesti se le clausole Non opere derivate (ND) e Non uso commerciale (NC) delle licenze CC possano essere interpretate quale esercizio della riserva, disciplinata dall’articolo 4, paragrafo 3, e dal considerando 18 della direttiva CDSM (e da qualsiasi legislazione nazionale di attuazione).

Paesi di Common Law, Fair use per TDM e CC Preferences Signals

Nelle giurisdizioni di common law, in particolare negli Stati Uniti, al posto dell’istituto delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore si applica la dottrina del fair use, un sistema di diritto più flessibile ma, a priori, non prevedibile. La dottrina del fair use valuta la liceità dell’uso in base alla disamina di quattro fattori: 1) lo scopo e il carattere dell’uso, compreso il fatto che sia a scopo commerciale o meno; 2) la natura dell’opera protetta dal diritto d’autore; 3) la quantità e la sostanzialità della parte di opera utilizzata e 4) l’effetto dell’uso sul mercato potenziale dell’opera originale. Questo approccio, secondo una valutazione caso per caso, potrebbe rappresentare una causa di incertezza giuridica per gli sviluppatori di IA, rallentando lo sviluppo del mercato di riferimento.

Creative Commons sta approfondendo una nuova modalità per consentire ai titolari dei diritti di manifestare le proprie preferenze in merito agli utilizzi delle opere protette nell’addestramento di sistemi di IA generativa. Come detto, tali preferenze non possono essere applicate attraverso le condizioni delle licenze CC, per consentire ai creatori di esprimere una gamma di proprie intenzioni ed incoraggiare una migliore condivisione dei loro contenuti, nel rispetto dei valori e dei principi del movimento Open Access.

A differenza della riserva di opt-out, prevista nell’eccezione di TDM per usi commerciali, i segnali di preferenza non avrebbero un effetto legale e, quindi, non sarebbero giuridicamente coercibili. Nel contesto della legge sul diritto d’autore europeo, nel caso di esercizio dell’opzione di opt-out e, quindi, nella piena validità delle licenze CC, venendo meno l’eccezione, le clausole contrattuali della licenza torneranno ad esplicare la loro efficacia, come ad es. la clausola NC o ND. In tal senso, quindi, probabilmente i prefences signals avranno più significato e un vasto campo d’azione in relazione alle condizioni contrattuali delle licenze più aperte (CC BY e CC BY SA). In conclusione, le licenze Creative Commons svolgono un ruolo cruciale nel consentire l’uso di opere creative per l’addestramento di modelli generativi di IA, promuovendo la condivisione della conoscenza e dell’innovazione. Mentre i quadri giuridici dei Paesi membri dell’Unione Europea forniscono linee guida applicative attraverso le eccezioni di TDM, i Paesi di common law si affidano alla dottrina del fair use, flessibile ma incerta. Con il progredire della tecnologia dell’IA, il dialogo continuo e la chiarezza giuridica saranno essenziali per bilanciare i diritti dei creatori con i benefici della condivisione aperta della conoscenza. Creative Commons ha ritenuto di poter bilanciare i diritti dei creatori con lo sviluppo dei sistemi di IA, sviluppando i predetti Preferences Signals, sui quali sta concentrando i propri sforzi di studio e interpretazione e sui quali ci si aspetta fornirà maggiori dettagli nel prossimo periodo.

Dicembre 2024