L’IA generativa e il mondo in cui vogliamo vivere

Si sta sempre più diffondendo una letteratura scientifica e divulgativa che tratteggia l’IA generativa come un’invenzione talmente importante da dover essere accomunata a quella della ruota, del motore a scoppio, dell’energia elettrica o della penicillina, vale a dire di quelle scoperte che hanno modificato la storia dell’umanità, proiettandola verso un futuro migliore. Gli autori che, in maniera entusiastica, ci parlano dei benefici effetti che questa tecnologia sta già apportando e sempre più apporterà alle nostre società, sostengono che ci renderà più produttivi, ci consentirà di esprimerci meglio in ogni ambito della nostra vita, anche in campo artistico, ci offrirà conforto quando ci sentiremo soli, ci fornirà consigli medici, ci seguirà nella nostra formazione, ci darà accesso alle più svariate informazioni, da quelle più voluttuarie a quelle necessarie per portare a termine con successo i compiti principali della nostra vita quotidiana. Inoltre, se lasceremo fare al libero mercato, senza imporre troppi vincoli ai pionieri che la stanno sviluppando, tutte queste meraviglie saranno rese disponibili a chiunque, a prezzi più che abbordabili.

Ma come ha più volte fatto notare Luciano Floridi, affinché l’intelligenza artificiale in generale, dunque anche quella generativa, possa funzionare al meglio, è necessario strutturare il nostro mondo per accoglierla […].

Magazine di Intelligenza Artificiale | 14-03-2025 | di Antonio Santangelo