Disponibile online il rapporto “Gli Open Data in ambito parlamentare”

Roma, 28 maggio 2015

Da oggi è disponibile online lo studio “Gli Open Data in ambito parlamentare” svolto in collaborazione tra Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN), Camera dei deputati, e Senato della Repubblica. Lo studio viene presentato all’interno dell’edizione 2015 di Forum PA.

Abstract del Rapporto

Sfruttare le opportunità di riuso dei dati pubblici è da tempo uno degli obiettivi fondamentali dell’agenda digitale italiana, così come di quella europea. Lo studio qui presentato analizza il fenomeno Open Data dal particolare punto di vista del Parlamento che, per le sue finalità istituzionali, è sia fruitore, sia produttore di dati aperti. Con gli obiettivi di guadagnare in efficienza grazie a una migliore rappresentazione informativa, ma anche diffondere conoscenza presso i cittadini, i soggetti interessati ai temi parlamentari e i potenziali sviluppatori di applicazioni web che possano approfondire aspetti diversi e specifici della vita parlamentare. Insomma, contribuire all’efficienza e alla trasparenza dell’attività parlamentare grazie alla condivisione di dati aperti.

Non a caso, il contributo alla produzione di linked open data (ossia, dati collegati e arricchibili da terzi) da parte del Parlamento italiano è ad oggi considerevole sia in termini di volume di informazione (oltre 500 milioni di “triple” RDF pubblicate dalla Camera dei deputati e oltre 30 milioni di triple pubblicate dal Senato della Repubblica), sia per quanto riguarda la copertura tematica, il che colloca le istituzioni italiane in una posizione ragguardevole anche nel contesto internazionale, paragonabile ad esempio a quella di Canada o Nuova Zelanda, pionieri in tale ambito, e con una posizione ragguardevole anche rispetto a USA e Regno Unito, tra i primi a stabilire strategie open data a livello nazionale. [Si veda, nel Report, la sezione “Un confronto internazionale”].

Questo percorso viene d’altra parte abilitato al massimo livello dalla scelta effettuata dagli organismi parlamentari italiani di adottare schemi di rappresentazione formale che importano ontologie esistenti e ampiamente documentate. Si tratta, inoltre, di ontologie estensibili, il che facilita l’accrescimento e la diversificazione dell’offerta di dati.

Struttura del Rapporto
  • Cap. 1. Dati aperti: movente, opportunità e metodo: contesto e buone pratiche per gli open data.
  • Cap. 2. L’offerta di dati aperti parlamentari: come Camera e Senato hanno strutturato la loro rappresentazione informativa di dati aperti, e quali dati pubblichino. In coda, un confronto internazionale con altri parlamenti.
  • Cap. 3. La domanda di dati aperti parlamentari: i possibili ambiti di riutilizzo di dati aperti parlamentari, anche a partire dalla domanda delle communities di sviluppatori e attivisti.
  • Cap. 4. A way forward: proposte per il futuro, tra le quali un ulteriore rafforzamento della collaborazione inter-istituzionale, il coinvolgimento di soggetti esterni, e la pubblicazione di nuovi dati.
Processo collaborativo e Wiki

Il lavoro qui presentato è frutto di una collaborazione tra Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN), Camera dei deputati, e Senato della Repubblica. Ai fini della sua stesura, sono state effettuate numerose audizioni informali (dai Servizi studi dei due rami del Parlamento, sino alle associazioni e ai riutilizzatori di dati aperti). [Si veda la prima pagina del rapporto per un elenco completo dei contributori].

La collaborazione è stata gestita mediante una Wiki, ora accessibile al pubblico per futuri arricchimenti: http://dati-parlamento.nexacenter.org.