L’edizione 2019 di Biennale Democrazia, che si svolgerà a Torino dal 27 al 31 marzo, dedica ampio spazio al tema “Internet e Democrazia”, proponendo una serie di incontri che anche quest’anno sono co-organizzati, in parte o interamente, dal Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino. Per maggiori informazioni sul programma di Biennale Democrazia 2019, potete visitare l’indirizzo: http://biennaledemocrazia.it/programma-bd-2019/.
L’anima delle cose
Venerdì 29 marzo, ore 18:00
Con Juan Carlos De Martin e Gustavo Zagrebelsky
La tecnologia non è qualcosa di ineluttabile. Non è un progredire costante che risponde unicamente a sue logiche interne e di fronte al quale la società, e a maggior ragione il singolo individuo, sono impotenti. La tecnologia è un prodotto umano: dietro alle evoluzioni tecnologiche ci sono persone – per citare Federico Caffè – con “nome, cognome e soprannome”, e specifiche scelte economiche, giuridiche e politiche. Ma se ci sono delle scelte, allora si pongono questioni etiche e democratiche, a maggior ragione oggi che la tecnologia plasma le nostre attività e le nostre vite in forme ben più capillari che in passato.
Scienza e democrazia
Sabato 30 marzo, ore 18.30
Auditorium Vivaldi, Biblioteca Nazionale Universitaria
Con Jean-Claude Guédon, presiede Juan Carlos De Martin
La conoscenza scientifica nasce generalmente a opera di gruppi di esperti e si diffonde con strumenti tecnologici via via sempre più avanzati. Tuttavia, nel processo di produzione del sapere scientifico sono insite forme di potere che influenzano la sfera politica ed economica. A quali rischi si va incontro quando questo processo entra in contraddizione con i nostri valori? E cosa può fare la cosiddetta “scienza aperta” per porvi rimedio?
La visibilità dell’altro
Mercoledì 27 marzo, ore 18:00
Con Adriano Prosperi
Gli incontri con le umanità altre avvengono oggi sotto il segno della paura e della chiusura. Si è rovesciata l’esperienza della scoperta del mondo e dell’umanità vissuta dall’Europa tra Quattro e Cinquecento, quando entrare in contatto con le culture dell’altro provocò violenza e dolore, ma anche una profonda rigenerazione della cultura europea. Da questi inaspettati incontri traeva linfa l’immaginazione utopica di nuove forme di società, condizione preliminare alla stagione delle rivoluzioni europee, e alla nascita del nostro mondo.
Apertura musicale a cura del Coro PoliEtnico del Politecnico di Torino
Tecnica e segreto tra antichi e moderni
Giovedì 28 marzo, ore 18:00
Aula Magna, Politecnico di Torino
Luciano Canfora, presiede Juan Carlos De Martin
La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”.
Tecnica e conoscenza. Una sfida per la democrazia
Venerdì 29 marzo, ore 10:30
Sala Grande Circolo dei Lettori
Con Andrea Cerroni e Gian Vincenzo Fracastoro, coordina Federico Taddia
Per innovare non basta un’invenzione: l’innovazione esige sempre un processo culturale. Un ingegnere e un sociologo si interrogano sul ruolo insostituibile che la cultura svolge nel consentire al progresso tecnico-scientifico di produrre benefici per l’umanità. Dalle nuove forme di produzione energetica all’impatto delle piccole e grandi scelte sul cambiamento climatico, le rivoluzioni tecnologiche esigono oggi più che mai un cittadino consapevole, capace di giudizio e produttore di sapere. Per vincere la sfida della democrazia nella società della conoscenza, la comunicazione scientifica deve diventare lingua comune della nuova cittadinanza.
Capolavori. Allenare e competere guardando altrove
Venerdì 29 marzo, ore 18:00
Aula Magna, Politecnico di Torino
Lezione spettacolo di Mauro Berruto , con Maurizia Cacciatori e Yurj Chechi
Un incontro con due protagonisti assoluti dello sport azzurro, alla scoperta del percorso che – nello sport, come nell’arte, nella letteratura e nella scienza – conduce chi ha talento a realizzare veri e propri “capolavori”.
Stelle. L’essenziale è invisibile agli occhi
Sabato 30 marzo, ore 18:00
Con Piero Boitani e Ersilia Vaudo Scarpetta, coordina Luca de Biase
Alzare gli occhi al cielo deve essere stato uno dei primi gesti consapevoli della nostra specie che, di fronte alla meraviglia e allo sgomento dell’infinito, ha provato ad addomesticare il cosmo con miti e leggende e a esplorare l’ignoto attraverso la ragione scientifica. Da Omero ai nostri giorni, passando per la maestria con cui Dante sa legare speculazione scientifica e contenuti poetici, gli astri continuano a ispirare l’uomo. La scienza molto ci ha spiegato, ma ogni scoperta pone nuove domande. Molto ancora è negato ai nostri occhi. Il mistero resta pressoché integro. E le stelle conservano così il loro indiscusso, enigmatico, fascino.
Profili fake. Perché le false identità fanno sentire al sicuro
Domenica 31 marzo, ore 17:00
Proiezione del cortometraggio Inside (16’) realizzato da Team Ermione.
A seguire dialogo con Vanni Codeluppi e Paola Turani
I social network sono diventati l’unità di misura della qualità di una persona. Quando le identità diventano account e la condivisione parte della nostra vita, creare un fake piuttosto che mostrarci per quello che siamo è questione di un click. I follower crescono e noi iniziamo a sentirci meno soli. Quanto siamo disposti a osare per farci amare? E se ci spingessimo così in là da perdere noi stessi? La riflessione su questi temi prende l’avvio dalla proiezione di un cortometraggio: una produzione originale per Biennale Democrazia che vede protagonista un noto influencer, scoperto a truffare i suoi follower.
A cura del Team Ermione del Politecnico di Torino