183° Mercoledì di Nexa
Per il ciclo di incontri “i Mercoledì di Nexa” (ogni 2° mercoledì del mese)

183° Mercoledì di Nexa – I segni di Proteo

MASSIMO LEONE

Università degli Studi di Torino

Centro Nexa su Internet & Società
Politecnico di Torino, via Boggio 65/a, Torino (1° piano)

Suonare al citofono Portineria – Seguire le indicazioni lungo il percorso

L’ospite si collegherà da remoto

In questo intervento si esplora il mito di Proteo come emblema della trasformazione incessante e della fluidità, per introdurre una riflessione semiotica sulla natura del contenuto.

Seguendo la definizione di Louis Trolle Hjelmslev, il contenuto non è soltanto il messaggio veicolato, ma l’insieme delle strutture differenziali che ne permettono la formazione. Nella cultura occidentale, si è sviluppata un’ideologia semiotica che concepisce il contenuto come separabile dall’espressione, idea che ha reso possibile la traduzione del sacro e la successiva circolazione globale dei significati attraverso supporti diversi, dalla stampa fino al digitale. L’epoca contemporanea, caratterizzata dalla codifica binaria e dall’uso di autoencoder, rappresenta l’apice di questa ideologia: i dati vengono compressi in spazi latenti che ne astraggono il contenuto, per poi riemergere in forme sempre nuove. Sebbene tali tecnologie abbiano applicazioni virtuose in ambito medico, forense e di accessibilità, esse rischiano anche di rafforzare modelli culturali distorti, come l’ideale estetico irraggiungibile o il mascheramento di pregiudizi razziali sotto la presunta neutralità algoritmica (algowashing).

Sotto la superficie della variabilità creativa promessa dall’intelligenza artificiale, opera una logica di necessità stocastica, che governa la produzione di differenze all’interno di vincoli statistici preordinati e funzionali al mercato. Solo una presa critica, attraverso strumenti semiotici, consente di svelare le architetture latenti di questi processi e di immaginare nuove forme di resistenza simbolica, capaci di riaffermare ciò che resiste all’infinita traducibilità digitale.

Biografia

Massimo Leone

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